Dalla zonazione alla viticoltura di precisione, tecnologia e droni al servizio della qualità
L’agricoltura di precisione, le zonazioni aziendali, le tecnologie gis e sapr sono le avanguardie della viticoltura e dell’agricoltura del futuro, che contribuiranno anche a creare una ‘credibilità’ della propria filiera e un posizionamento competitivo del sistema vitivinicolo sul mercato nazionale e internazionale.
Da qualche anno a questa parte si discute sempre più spesso del bisogno di innovazione in agricoltura.
L’agricoltura di precisione sfrutta tutto ciò che più di recente è stato messo a disposizione dalla tecnologia informatica, elettronica e delle telecomunicazioni, quali ad esempio le tecnologie di guida assistita del trattore, satelliti, mezzi aerei a pilotaggio remoto (droni), sensori di prossimità da terra, tecnologie elettroniche per gestire le macchine operatrici.
In viticoltura in particolare l’utilizzo di droni e sensori da terra potrebbe essere una strategia vincente per migliorare la gestione agronomica del vigneto, abbattendo costi nei lavori di fertilizzazione e trattamenti fitosanitari con un ritorno sia in termini economici che di aumento della salubrità e qualità dei nostri vini e dell’ambiente circostante.
Con le tecnologie sapr (o con sensori di prossimità) si possono infatti costruire mappe di vigore che forniscono dati per interpretare l’indice di vigore del vigneto, per conoscere quindi meglio le nostre colture avendo poi una rispondenza in cantina durante la vinificazione.
Queste tecnologie utilizzano a tal fine specifiche fotocamere multi-spettrali il cui principio base è quello di riuscire a stabilire una corrispondenza tra la quantità e la qualità della energia riflessa o emessa e la natura o lo stato dei corpi, delle superfici, dai quali l’energia proviene.
La percentuale di energia radiante incidente che viene riflessa è determinata dalla struttura geometrica delle superfici, dalla composizione dei corpi e dall’eventuale presenza di pigmenti.
Le esperienze in campo hanno dato riscontri positivi come nel caso dell’azienda Berlucchi nel comprensorio del Franciacorta, tra i pionieri della viticoltura di precisione, o dell’Agricola San Felice.
In particolare sono stati calcolati risparmi per es. nei costi di fertilizzazione dell’ordine del 30%, così come dichiarato dall’agronomo delle cantine Berlucchi, dott. D. Cortinovis (fonte:agronotizie). L’agronomo ha anche precisato di aver sostituito i droni con i sensori di terra, in quanto i sapr volando a quote operative non molto elevate si riescono solo ad ottenere fotografie di diametro piuttosto limitato.
La zonazione consiste in un metodo di ottimizzazione del rapporto tra vitigno ed ambiente e di adeguamento delle somministrazioni degli input energetici (acqua irrigua, concimi, antiparassitari…) ai reali fabbisogni delle piante (Scienza, 2013).
La zonazione analizza tutte le componenti dell’agroecosistema viticolo: quelle geopedologiche, topografiche, micro e mesoclimatiche, agronomiche individuando macrozone che esprimono la diversa vocazionalità vitivinicola.
La zonazione si intreccia intimamente proprio con l’agricoltura di precisione: spesso sono proprio le tecnologie di cui sopra fra ‘gli arnesi del mestiere’ principali del viticoltore e dell’esperto in agricoltura di precisione per i rilevamenti aerei e da terra e per l’elaborazione delle carte dei suoli.
Molti lavori di zonazione viticola sono stati effettuati però fino ad oggi solo in scala comprensoriale, poco o nulla in scala aziendale. E’ proprio nella zonazione aziendale però il vero salto di qualità poiché le indagini sono di maggior dettaglio, e si riescono a rilevare differenze anche all’interno di un ettaro di vigna o di una singola parcella. Di modo che anche in piccole scale si riescano a differenziare portainnesti, tecniche di lavorazione, concimazioni, irrigazione, sistemazioni del suolo…
L’agricoltura di precisione, le zonazioni aziendali, le tecnologie gis e sapr sono le avanguardie della viticoltura e dell’agricoltura del futuro, che contribuiranno anche a creare una ‘credibilità’ della propria filiera e un posizionamento competitivo del sistema vitivinicolo sul mercato nazionale e internazionale.
Raccogliamo pertanto l’auspicio, le speranze, la volontà del Mipaaf e dei suoi gruppi di lavoro che vorrebbero incrementare di 10 volte (dall’1% al 10% della superficie agricola) entro il 2021 l’impiego di mezzi e tecnologie dell’agricoltura di precisione.
di Emiliano Racca
pubblicato il 20 ottobre 2017 in Strettamente Tecnico > Mondo Enoico